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Il Marocco pianifica da ora il futuro, per assicurarsi una certa indipendenza
alimentare. Per questo è stato avviato, dal 2008, “Plan Maroc vert”, una
strategia trasversale di sviluppo dell’agricoltura, attraverso l’aumento della
produzione, della produttività e la valorizzazione dei prodotti, integrando i
redditi degli agricoltori e proteggendoli dagli imprevisti climatici con dei
prodotti assicurativi su misura.
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Prima del 2008 vi erano dei piani per filiera, ma con l’implementazione del
Plan Maroc vert, la strategia è divenuta globale e sottoposta a valutazioni
periodiche. Si tratta di una visione fino al 2020, basata su due linee
principali: da un lato lo scopo è quello di attirare investitori solidi, con
incentivi finanziari e sovvenzioni e la messa a disposizione di infrastrutture,
dall’altro si sostengono gli agricoltori delle fasce più deboli, attraverso
finanziamenti a fondo perduto dell’80 per cento per chi presenta progetti di
gruppo validi ed affidabili. Il processo si basa quindi sul concetto di
aggregazione, dove delle imprese agricole modello trainano i piccoli
agricoltori, permettendogli di accedere ai fattori di produzione a costi minori,
di adottare delle buone pratiche e di trovare sbocchi per i prodotti,
diminuendo gli intermediari e permettendo cosi, ai produttori, di essere più
competitivi su qualità e prezzo.